Nuova Riveduta:

Romani 16:5

Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell'Asia per Cristo.

C.E.I.:

Romani 16:5

salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
Salutate il mio caro Epèneto, primizia dell'Asia per Cristo.

Nuova Diodati:

Romani 16:5

Salutate anche la chiesa che è in casa loro; salutate il mio caro Epeneto, il quale è la primizia dell'Acaia in Cristo.

Riveduta 2020:

Romani 16:5

Salutate anche la chiesa che è in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell'Asia per Cristo.

La Parola è Vita:

Romani 16:5

Salutate pure tutti quelli che si riuniscono in casa loro per adorare il Signore.
Un saluto anche per il mio caro Epèneto, che fu il primo di tutta l'Asia ad accettare Cristo.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Romani 16:5

Salutate anche la chiesa che è in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell'Asia per Cristo.

Ricciotti:

Romani 16:5

e salutatemi pure la Chiesa che è in casa loro. Salutate Epeneto l'amico a me diletto, che è la primizia dell'Asia in Cristo.

Tintori:

Romani 16:5

(Salutate) anche la chiesa (che si raduna) nella loro casa. Salutate Epeneto, mio diletto, che è stato, per Cristo, la primizia dell'Asia.

Martini:

Romani 16:5

E anche la Chiesa della loro casa. Salutate Epeneto mio diletto, frutto primaticcio dell'Asia in Cristo.

Diodati:

Romani 16:5

Salutate ancora la chiesa che è nella lor casa, salutate il mio caro Epeneto, il quale è le primizie dell'Acaia in Cristo.

Commentario abbreviato:

Romani 16:5

Capitolo 16

L'apostolo raccomanda Febe alla chiesa di Roma e saluta alcuni amici che si trovano lì Rom 16:1-16

Ammonisce la chiesa contro coloro che creano divisioni Rom 16:17-20

Saluti cristiani Rom 16:21-24

L'epistola si conclude con l'attribuzione della gloria a Dio Rom 16:25-27

Versetti 1-16

Paolo raccomanda Febe ai cristiani di Roma. I cristiani devono aiutarsi l'un l'altro nei loro affari, soprattutto con gli stranieri; non sappiamo di quale aiuto potremmo avere bisogno noi stessi. Paolo chiede aiuto per uno che è stato utile a molti; chi annaffia sarà annaffiato anche lui. Sebbene la cura di tutte le Chiese lo impegnasse quotidianamente, egli era in grado di ricordare molte persone e di inviare saluti a ciascuna di esse, con caratteristiche particolari, ed esprimere preoccupazione per loro. Per evitare che qualcuno si senta ferito, come se Paolo si fosse dimenticato di lui, invia i suoi ricordi agli altri, come fratelli e santi, anche se non nominati. Aggiunge, in chiusura, un saluto generale a tutti loro, a nome delle Chiese di Cristo.

Riferimenti incrociati:

Romani 16:5

Mat 18:20; 1Co 16:19; Col 4:15; File 1:2
Rom 16:8,12; 3G 1:1
Rom 11:16; 1Co 16:15; Giac 1:18; Ap 14:4
Rom 15:26; At 18:12,27; 2Co 1:1; 9:2

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